Chiemgauer
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Der Google Übersetzer gibt mir da doch einen recht schwer zu verstehenden Text raus, deshalb hatte ich gehofft das es mir hier jemand übersetzen kann?
PERGINE. Ore di apprensione per la comunità di Canezza, ma anche tra gli sportivi trentini, per Marcello Osler, il corridore professionista che fece parlare di sé fino a una trentina di anni fa. Poi, il suo nome si legò al marchio di biciclette “Cicli Osler”. Apprensione fin dalle prime ore di ieri mattina, per un malore che lo ha visto accasciarsi mentre era in campagna. Subito soccorso, è stato fatto intervenire l’elicottero che ha provveduto a trasportare Osler all’ospedale Santa Chiara. Ieri, essendo mercoledì, aveva approfittato della giornata di chiusura della sua attività commerciale, per aiutare il fratello Gino nei lavori di campagna che quest’ultimo ha nei pressi di Assizzi. In sostanza lo stava aiutando nella raccolta di piccoli frutti. Poco dopo le 8, un malore e le sue condizioni sono state giudicate preoccupanti, tanto da far intervenire appunto l’elisoccorso. Apprensione a Canezza dove da sempre è nella Corale Canezza, ma anche negli ambienti sportivi e ciclistici in particolare. Canezza è stata per anni una “fucina” di campioni di ciclismo, e lui è un po’ il simbolo di questa attività che ruota attorno al Gs Canezza di Lino Paoli e Paolo Stefani. Per il Trentino, è considerato un portacolori importante. Le sue affermazioni nelle gare sono numerose. Famosa la vittoria della tappa Potenza – Sorrento nel Giro d’Italia nel 1977. Poi, il palmares si arricchisce di tante altre vittorie, ma anche di giornate tristi come la caduta al Giro della Colombia, un malanno fisico che non gli permise di partecipare ai mondiali convocato da Attilio Martini. Dopo aver corso nella squadra di Francesco Moser, e ottenuto altre numerose vittorie, lasciò il ciclismo nel 1980 per dedicarsi (insieme alla moglie) al suo negozio di articoli sportivi aperto a Pergine. (r.g.)